Il ROTARY CLUB ARZIGNANO è stato fondato il 21 giugno 1973 e la sua costituzione è stata ufficializzata con la consegna della Charta del Rotary in data 13 ottobre 1973. Hanno fondato il Club: Adone Adda, Pietro Aldighieri, Flavio Boschetti, Gianfranco Carlotto, Arturo Celadon, Renzo Cielo, Augusto Dal Molin, Giobatta Danda, Giuseppe Danda, Ezio Ferrari, Luigi Loiero, Guido Marchi, Antonio Maturo, Luigi Meneghini, Mario Pagani, Attilio Pes, Antonio Sandri, Gianfranco Volpato e Graziano Zazzaron. LA SEDE DELLE CONVIVIALI DEL ROTARY CLUB ARZIGNANO Il ROTARY CLUB ARZIGNANO ha sede per le conviviali presso Villa Bonin Maistrello in Via dell'Oreficeria a Vicenza e organizza il proprio calendario degli incontri dei Soci, prevalentemente, il lunedì alle ore 19:45. Il calendario delle attività del Club è scaricabile dalle "Riunioni del mese" alla pagina "IL CLUB". |
LA STORIA DI ARZIGNANO Arzignano è il Comune di maggior rilievo della Valle del Chiampo. La valle prende il nome dall'omonimo fiume che nasce dal Monte Gramolon. E' una vallata prealpina fra le Piccole Dolomiti e i Lessini che corre in direzione nord-sud al confine con la Provincia di Verona; lunga una trentina di chilometri stretta e impervia nella sua parte alta, che è scarsamente abitata, nonostante bellezze naturali considerevoli. La presenza di abbondanti falde acquifere e molti piccoli corsi d'acqua, che la solcano trasversalmente, ha reso questa vallata ricca di vegetazione e assai ospitale sin dai tempi più remoti. Il comune di Arzignano si trova in prossimità dello sbocco della valle ad un'altitudine di 116 m. sul livello del mare. Una simile ipotesi non trova però nessun riscontro se non nella fantasia di alcuni umanisti quattrocenteschi. E' molto probabile, invece, che il nome della cittadina derivi da “Argenius” un cognome gentilizio della tribù Menenia e che, con il passare del tempo, sia stato aggiunto il suffisso - anum (Argenianum) indicante l'appartenenza di un podere. Decisamente più innovativa anche la derivazione da agger (argine) ma poco attendibile perché l'utilizzo di opere di arginatura e barriere per le acque avverrà solo in tempi successivi.Un primitivo insediamento sorse con tutta probabilità presso l'antica confluenza tra i torrenti Agno e Chiampo già nell'VIII° secolo a.C., quando la zona era popolata dalla “Euganea Gentes” un popolo insediatosi nella regione che va dal mar Adriatico alle Alpi Retiche e successivamente scacciati da Veneti, una popolazione che avrebbe massicciamente colonizzato le regioni dell'Adriatico Settentrionale diffondendo una cultura “palafitticola” e sulla cui radice, ven, esistono 2 interpretazioni: la prima che sia originaria della lingua indoeuropea che indica una classe di guerrieri che vince e che si stabilisce in una zona, e la seconda che sta ad indicare il membro di un gruppo ben unito. I reperti rinvenuti presso la frazione di Tezze tra cui vasellame, iscrizioni lapidee e i resti di un acquedotto, testimoniano la presenza dei Romani già dall'età imperiale. In frazione San Bortolo, invece, sul greto del torrente Chiampo, resta ancora qualche traccia delle arcate di un ponte sempre di epoca romana.Va anche ricordato che Arzignano dista pochi chilometri dalla Via Postumia, l'attuale S.S. 11 che ripercorre, a volte sovrapponendo la sede della vecchia strada militare romana che congiungeva Genova ad Aquileia, e che prende il nome dal console Spurio Albino Postumio che la fece costruire. La scoperta di alcuni scheletri in località Altura e che la soprintendenza, grazie anche ai corredi funerari, ha potuto identificare come appartenenti ai Longobardi, ne testimoniano la presenza sin dal IV secolo d.C.. Nel 1400 il nostro comune è uno dei più fiorenti della zona grazie alla ricchezza dei corsi d'acqua. Si sviluppano in particolare la lavorazione della lana e la concia del pellame oltre all'allevamento del baco da seta. Due gravi pestilenze affliggono il territorio nel 1400 e nel 1600 decimando la popolazione. Dal XVIII° secolo sorgono ville e palazzi a testimoniare la ricchezza di questa terra.Nel 1797 Napoleone durante una delle sue campagne in Italia, strappa il Veneto alla Serenissima e fonda la Repubblica Veneta. Dopo la caduta di Napoleone il congresso di Vienna assegna il Veneto e di conseguenza anche Arzignano, all'Austria facendoci diventare sudditi degli Asburgo sino al 1866 quando, con un plebiscito, viene votata all'unanimità l'ammissione al Regno D'Italia. La storia più recente registra una forte crescita delle attività industriali e vede gli Arzignanesi partecipare con valore ai due grandi eventi bellici dell'ultimo secolo. Per gentile concessione della Pro Loco di Arzignano
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